Da provare con Pesce crudo proveniente dalle coste laziali o diversamente Sashimi.
IVA inclusa
8003565000029
100% Viognier.
Vinificazione in bianco con uve raccolte in due tempi: una prima frazione nel momento della maturazione ottimale per preservare una buona acidità ed evidenziare così le caratteristiche varietali.
Una seconda parte nel momento in cui le uve risultano molto mature (in leggera surmaturazione).
Queste uve vengono sottoposte ad una breve criomacerazione (macerazione a freddo) a 7/8° C. per 8-10 ore.
In quest’ultimo caso segue una pressatura soffice e lenta.
La fermentazione si avvia spontaneamente e si protrae per circa 10 giorni ad una temperatura di 17/18° C.
Conservazione in serbatoio inox sui propri lieviti fino alla primavera successiva a bassa temperatura (8/10° C.) onde evitare la fermentazione malolattica.
Colore giallo brillante, con note floreali nettissime di petali di rosa bianca, tiglio, acacia e ginestra.
In bocca si riscontrano sensazioni di frutta assai pronunciate di pesca e di albicocca.
Insieme producono una grande dolcezza aromatica bilanciata perfettamente da buona freschezza e persistente mineralità.
Pesce crudo proveniente dalle coste laziali o diversamente Sashimi.
Prodotto: Viognier Lazio Bianco Casale del Giglio 2019
Codice prodotto: 8003565000029
Produttore: Casale Del Giglio
Casale del Giglio è stata fondata nel 1967 dal Dott. Berardino Santarelli, originario di Amatrice, e si trova nell’Agro Pontino in località Le Ferriere, Comune di Aprilia, in provincia di Latina, circa 50 km a sud di Roma.
Questo territorio, rappresentava, rispetto ad altre zone del Lazio e di altre Regioni d’Italia, un ambiente tutto da esplorare dal punto di vista vitivinicolo. Per questa ragione nel 1985 si diede vita al progetto di ricerca e sviluppo “Casale del Giglio”, autorizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio.
Collaborano tuttora a questa iniziativa il Prof. Attilio Scienza, dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Milano, il Prof. Angelo Costacurta, dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (Treviso) ed il Prof. Fulvio Mattivi della Fondazione Edmund Mach – Centro Ricerca ed Innovazione dell’Istituto Agrario Provinciale San Michele all’Adige (Trento), da cui proviene l’enologo dell’azienda, Paolo Tiefenthaler.